Si lo so, l’avete sentito ripetere più e più volte e sapete benissimo che è importante bere acqua in quanto ha un impatto positivo per la vostra salute.
Eppure quanti di voi possono dire di bere la quantità minima raccomandata al giorno?
Nonostante l’acqua sia un elemento fondamentale al mondo – basti pensare che circa il 70% del corpo è costituito da acqua e circa il 71% della superficie del pianeta è coperto da acqua – bere abbastanza acqua ogni giorno non è in cima alla lista di priorità di molti di noi.
Perché abbiamo bisogno di bere acqua?
Per funzionare correttamente, tutte le cellule e gli organi del corpo hanno bisogno di acqua.
Basti pensare che l’acqua aiuta a lubrificare le articolazioni, proteggere il midollo spinale e altri tessuti sensibili, regolare la temperatura corporea e contribuire al passaggio del cibo attraverso l’intestino.
Anche se si può assumere acqua attraverso vari tipi di alimenti come – zuppe, pomodori, arance – la maggior parte deve essere assunta sorseggiando l’acqua potabile e altre bevande.
Basti pensare che ogni giorno il nostro corpo perde una certa quantità d’acqua, che pertanto deve essere sostituita.
Si perde acqua non solo attraverso la sudorazione e la minzione, ma anche attraverso la respirazione.
Bere acqua potabile, sia dal rubinetto che da una bottiglia, è la migliore fonte di fluido per il corpo.
Altre bevande come latte e succhi di frutta possono aiutare nell’assunzione di liquidi, ma le bevande contenenti alcol e caffeina, come bibite gasate, caffè e birra, non sono ideali perché spesso contengono calorie inutili.
In passato si pensava che le bevande caffeiniche avevano proprietà diuretiche, e che quindi provocano il rilascio dell’acqua. Tuttavia, gli studi dimostrano che la perdita di liquidi a causa di bevande caffeinate è minima.
Quanta acqua dovremmo bere?
La quantità giornaliera di acqua da bere raccomandata varia da persona a persona, a seconda di fattori quali sudorazione e attività fisica.
Non esiste una quantità universalmente concordata di acqua che deve essere consumata quotidianamente, ma c’è un livello generale di consenso su quale sia una quantità sana.
Secondo l’Istituto di Medicina (IOM), un adeguato assorbimento per gli uomini è di circa 3 litri al giorno; per le donne è di circa 2 litri al giorno.
L’acqua aiuta nell’assunzione dei minerali e delle sostanze nutritive contenute negli alimenti in modo che siano facilmente assorbiti dal corpo, oltre ad aiutare “i rifiuti” ad essere trasportati fuori dal corpo. Sono queste due funzioni che rendono l’acqua così vitale per i reni.
Bere per aiutare il corpo
Ogni giorno, i reni filtrano circa 120-150 litri di liquidi.
Di questi, circa 1-2 quarti vengono rimossi dal corpo sotto forma di urina e in parte sono recuperati dal flusso sanguigno.
L’acqua è essenziale per il corretto funzionamento dei reni.
Se i reni non funzionano correttamente, i rifiuti e i liquidi in eccesso possono accumularsi all’interno del corpo. Una malattia renale cronica non trattata può portare ad un’insufficienza renale, per cui gli organi smettono di funzionare e sono necessari sia la dialisi che in casi più gravi, il trapianto renale.
Le infezioni del tratto urinario sono il secondo tipo di infezione più comune nel corpo e rappresentano il tipo di visita medica più effettuata ogni anno. Se le infezioni si diffondono nel tratto urinario superiore, compresi i reni, possono causare danni permanenti. Le infezioni renali improvvise (acute) possono essere pericolose per la vita, soprattutto se sfociano in setticemia. Bere molta acqua è uno dei modi più semplici per ridurre il rischio di sviluppare una infezione del tratto urinario ed è anche consigliato a coloro che hanno già sviluppato un’infezione.
Anche la presenza di calcoli renali interferiscono con la funzione dei reni e possono essere curati con antibiotici per un periodo che va dai 7 ai 14 giorni.
La causa principale dei calcoli renali è la mancanza di acqua; si generano infatti nelle persone che non bevono la quantità giornaliera di acqua consigliata.
Oltre a complicare le infezioni del tratto urinario, la ricerca ha suggerito che i calcoli renali aumentano anche il rischio di malattie renali croniche. Nel novembre 2014, l’American College of Physicians ha rilasciato nuove linee guida per le persone che hanno precedentemente sviluppato calcoli renali, affermando che l’aumento dell’assunzione di liquidi con un relativo aumento di minzione giornaliera potrebbe ridurre il rischio di recidiva di calcoli di almeno la metà senza effetti collaterali.
La disidratazione, dovuta ad un’eccessiva perdita di liquidi corporei, può anche portare ad uno squilibrio negli elettroliti del corpo.
Gli elettroliti, come il potassio, il fosfato e il sodio, aiutano a trasportare segnali elettrici tra le cellule. I livelli di elettroliti nel corpo sono mantenuti stabili grazie al corretto funzionamento dei reni.
Quando i reni non sono in grado di mantenere un equilibrio nei livelli di elettroliti, questi segnali elettrici si mescolano, e possono portare a convulsioni, che comportano movimenti muscolari involontari e perdita di coscienza.
Nei casi gravi, la disidratazione può anche determinare un collasso renale, potenzialmente pericoloso per la vita.
Le possibili complicanze di insufficienza renale cronica includono l’anemia, danni al sistema nervoso centrale, insufficienza cardiaca e un sistema immunitario compromesso.
Effetti sugli altri organi
Naturalmente, non sono solo i reni che sono colpiti da una mancanza di acqua.
Altre conseguenze negative che la disidratazione può portare riguardano:
- il sangue che costituisce più del 90% dell’acqua, quindi, se non si beve sufficiente acqua ogni giorno, il sangue può diventare più spesso e aumentare la pressione sanguigna
- le vie aeree che possono ostruirsi a causa della disidratazione peggiorando peggiorando l’asma e le allergie
- la pelle può diventare più secca e causare rugosità prematura
- l’intestino ha bisogno dell’acqua di funzionare correttamente. Se disidratati, i problemi digestivi e la stitichezza possono diventare un problema.
- uno stomaco eccessivamente acido dovuto alla disidratazione, può favorire lo sviluppo di ulcere
- la cartilagine, presente nelle giunture e nei dischi della spina dorsale, contengono circa l’80% dell’acqua. Se la disidratazione è in corso, le articolazioni possono diventare meno buone all’assorbimento degli urti, che provocano dolori articolari.
- il cervello: se la disidratazione è prolungata, la capacità cognitiva può essere compromessa.
Quindi bere non solo vi proteggerà da problemi più o meno gravi, ma apportano nuovo vigore e benessere al nostro organismo.