Ogni volta che vediamo sventolare la nostra amata bandiera italiana, un moto di orgoglio e di fierezza ci colpisce: ogni italiano del resto è legato alla propria bandiera per tutto ciò che essa rappresenta anche se in pochi sanno ancora perché i colori della nostra bandiera sono verde, bianco e rosso.
Scopriamoli insieme
Dalla leggenda alla storia
Una vecchia leggenda narra che la scelta di questi tre colori voglia far riferimento a:
- verde – i nostri prati
- bianco – la neve delle nostre montagne
- rosso – il sangue di coloro che hanno lottato per unificare la nostra patria
In realtà le cose non stanno esattamente così.
La nostra bandiera nasce in un periodo storico molto delicato: la rivoluzione francese aveva dato il via ad una nuova ventata di ottimismo e alla speranza che chiunque potesse riuscire a liberarsi dalle catene del tirannia.
Fu Napoleone Bonaparte ad esportare il tricolore francese durante la prima campagna d’Italia sostituendo il blu al verde, colore tipico delle prime coccarde tricolori italiane a voler richiamare i diritti di uguaglianza e libertà che dovevano essere quegli ideali a cui doveva ispirarsi il nuovo stato.
Fu il 7 gennaio 1797, la data dell’adozione del tricolore da parte della Repubblica Cispadana, il primo stato italiano a farne uso.
In seguito questi tre colori acquistarono un significato più idealistico:
- verde – speranza
- bianco – fede
- rosso – amore
Alcune fonti invece vorrebbero l’adozione del verde come il tributo da parte di Napoleone alla sua patria natia, la Corsica, oppure vi è anche la famosa ipotesi che vedrebbe l’intromissione da parte della massoneria dal momento che il verde per i massoni era il colore della natura e pertanto simbolo di quei diritti fondamentali dell’uomo che fanno parte della sua natura, oltre che richiamo al maestoso paesaggio italiano.
Ovviamente questa interpretazione non è molto attendibile dal momento che in molti reputano che la massoneria, non avesse a quei tempi un potere tale da ispirare i colori per la nostra bandiera nazionale.
Con l’avvento dell‘Unità d’Italia si aggiunse al tricolore anche il blu, colore dei Savoia che fu introdotto all’interno della bandiera del Regno d’Italia sul contorno dello stemma reale evitando così che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso del vessillo.
La gradazione del colore azzurro che richiamava la casa Savoia, già presente sulle coccarde militari, sulle bandiere e sulle cravatte, continuò ad apparire come uno dei principali colori di riferimento e di riconoscimento dell’Italia al punto che divenne la tonalità utilizzata sulle maglie sportive della nazionale italiana, sulla sciarpa azzurra utilizzata dagli ufficiali delle forze armate italiane e sulla fascia distintiva dei presidenti delle province d’Italia.
Anche in ambito istituzionale troviamo il colore blu Savoia: è presente nel bordo dello stendardo presidenziale italiano.
La nostra bandiera vuole pertanto sintetizzare i diritti dell’uomo, gli ideali di chi crede nella propria nazione e la speranza di tutte le genti ad uno stato sempre più vicino alle esigenze del popolo, governato da leggi adeguate, in cui non ci siano discriminazioni e dove ognuno senta la responsabilità del proprio lavoro.
Uno stato in cui ognuno di noi possa riconoscersi e sentirsi parte di un’unica grande famiglia.