Si tratta di uno dei fiori più bella che la natura ci ha offerto, ma perché si chiama così?
Questa pianta erbacea proveniente dall’America Settentrionale ha come caratteristica peculiare quella di seguire incessantemente il movimento del sole fino a quando non scompare dietro l’orizzonte.
Da questo comportamento intrinseco della sua natura deriva il nome.
Perché il girasole segue il sole
Il fenomeno per il quale i girasoli seguono il movimento del sole si chiama “Eliotropismo”, termine che indica la capacità di un organo vegetale ad orientare le foglie o i fiori nella direzione del sole.
Quando ci sono giornate con cielo limpido e molto soleggiate, i girasoli seguono il movimento del sole da Est a Ovest e, quando il sole dopo il tramonto, scompare all’orizzonte, ritornano a orientarsi verso Est, attendendo che sorga di nuovo. Tuttavia quando il fiore diventa maturo, lo stelo si irrigidisce e il girasole è bloccato verso est.
Il movimento del fiore si deve alle cellule motrici situate nel pulvino, che si trova al di sotto del bocciolo, in cui è presente questo segmento molto flessibile di stelo. In questa zona si trovano i fotorecettori, cioè quegli elementi in grado di captare la luce e di dare alle cellule motrici il segnale che darà origine al movimento.