La ben nota e gustosa insalata russa a base di: carote, piselli, patate, uova sode e maionese in realtà non ha molto a che fare con la Russia. Per capire bene perché è stata chiamata così dobbiamo risalire alla sua creazione.
Innanzitutto bisogna dire che circa le sue origini ci sono pareri discordanti: alcuni studiosi di cucina fanno risalire l’origine dell’insalata russa al ‘700 in Liguria e veniva servita durante i ricevimenti delle più nobili famiglie ed era chiamata insalata genovese, altri invece affermano che sia nata sotto il Regno dei Savoia, quando un cuoco della nobile casata in occasione della visita di alcuni dignitari russi, decise di preparare un piatto a base di verdure tagliate in piccoli pezzi mescolate con la panna.
La più nota, però, tra le origini dell’insalata russa è quella che la vuole ideata dal cuoco francese Lucien Olivier. Olivier, creò, alla fine dell’Ottocento, questa insalata per il ristorante Hermitage di Mosca ed era una ricetta molto diversa da quella di oggi. Infatti la ricetta del cuoco prevedeva: carne fredda, salsiccia, prosciutto, capperi, lingua, filetti di acciughe, tartufi e sottaceti e disposta al di sopra vi era un sottile strato di gelatina e maionese. Una ricetta che prevedeva l’uso di prodotti pregiati e che per questo subì delle modifiche, sostituendo gli ingredienti costosi con altri molto più economici.
Insomma quale pare che sia la sua origine e la sua ricetta originaria c’è da dire che quella che è giunta a noi è sicuramente diversa pur avendo mantenuto un’ingrediente fondamentale: la maionese.
Tuttavia bisogna dire che in Russia questo tipo di insalata non viene preparata con la maionese e che in realtà l’insalata russa si chiama così in quanto fa riferimento al tipo di servizio, appunto il “servizio alla russa” che indica quel tipo di pasto in cui le posate vengono portate in tavola contemporaneamente.